Sabato 12 Aprile : San Prospero di Aquitania
Il Signore stesso dichiara: “Quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me” (Gv 12,32). Non sembra che sia promessa la conversione di tutti? In un altro passo, troviamo una profezia che riguarda la Chiesa: “Ogni valle sia colmata, ogni monte e colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in pianura” (Is 40,4): c’è forse qualcuno che sembri dimenticato, e non sia designato qui come soggetto di Cristo? E cosa pensare quando leggiamo: “Ognuno verrà a prostrarsi davanti a me, perché mi adorino a Gerusalemme, dice il Signore” (Is 66,23)…
Il termine “popolo di Dio” è dunque da prendere in tutta la sua pienezza. E benché la maggior parte degli uomini rifiuti o trascuri la grazia del Salvatore, è l’insieme che viene designato con le parole “eletti” e “predestinati”… L’apostolo Paolo dice anche: «Noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; ma potenza di Dio e sapienza di Dio» (1Cor 1,23-24). Cristo sarebbe forse “potenza di Dio” e “sapienza” per gli stessi uomini agli occhi dei quali egli è “scandalo” e “stoltezza”? In realtà, poiché certuni sono salvati per la loro fede, mentre altri sono induriti nell’empietà, l’apostolo ha compreso fedeli ed infedeli sotto il nome generale di “chiamati”. Mostrava così che coloro che egli definiva pagani si sono allontanati dalla chiamata di Dio, nonostante abbiano ascoltato il Vangelo.