Sabato 13 Gennaio : San Cirillo di Gerusalemme
Anche se l’intero popolo pecca, non scoraggia la misericordia di Dio, Il popolo fabbricò un vitello e Dio non abbandonò la sua misericordia; gli uomini rinnegarono Dio, ma Dio non rinnegò se stesso (cfr. Tm 2,13). “Ecco il tuo dio, Israele” (Es 32,4), avevano detto gli Ebrei, e persino dopo questo il Dio d’Israele, fedele a se stesso, si fece loro salvatore. Non fu solo il popolo a peccare; con lui peccò pure il gran sacerdote Aronne. Infatti Mosè dice: “La collera del Signore si levò anche contro Aronne e”, aggiunge, “pregai per lui e Dio lo perdonò” (cfr, Dt 21,8). Allora Mosè, pregando per il gran sacerdote peccatore, disarmò il Signore e Gesù, il Figlio Unigenito, quando prega per noi, non disarma Dio?
Fa’ penitenza, uomo, anche tu, allo stesso modo, e nulla impedirà che la grazia venga a te. Adotta da ora in poi una condotta irreprensibile, poiché Dio ama gli uomini, e di questo amore non c’è spiegazione plausibile: anche quando tutte le lingue si mettessero insieme, resterebbero incapaci di renderne conto, anche parziale, della misericordia di Dio. Poiché noi parliamo di una parte di ciò che è scritto sulla sua misericordia verso gli uomini, ma non sappiamo a quale livello è stato il suo perdono verso gli angeli: infatti pure a loro perdona, poiché c’è una sola creatura senza peccato: Gesù che ci purifica dai peccati. Agli angeli pure accorda il perdono necessario.