Sabato 2 Ottobre : San Giovanni Cassiano

Non è senza ragione o senza causa che questi termini sono stati applicati agli angeli buoni per designare il loro rango, e che ci sono nomi tra loro per esprimere il loro ufficio, il loro merito o la loro dignità: questo non è in dubbio per nessuno.

È evidente, prima di tutto, che il nome di angeli o messaggeri è preso dall’ufficio di annunciare le volontà divine, e quello di arcangeli dal fatto che comandano gli angeli stessi, come indica la parola. Altri sono chiamati dominazioni, perché governano su molti; o principati, perché hanno sudditi che obbediscono loro come principi; o troni, per l’intima unione e familiarità che hanno con Dio, che fa sembrare che la Sua divina maestà riposi più particolarmente in loro, come su un trono, e che si appoggi, per così dire, più saldamente. (…)

Quanto agli angeli buoni, il Salvatore ci dice: “Guardatevi dal disprezzare qualcuno di questi piccoli; perché io vi dico che i loro angeli in cielo vedono continuamente la faccia del Padre mio che è nei cieli” (Mt 18,10). Sono quelli a cui si riferiscono le parole “L’angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono e li salva” (Sal 34,8), o le parole degli Atti degli Apostoli su Pietro: “È il suo angelo” (Atti 12,15).