Sabato 21 Settembre : San Giovanni Maria Vianney

Il primo mezzo per perseverare nella strada che conduce al cielo è essere fedele nel seguire e approfittare dei moti della grazia che vuole accordarci. Tutti i santi devono la loro gioia solo alla fedeltà nel seguire le ispirazioni dello Spirito Santo, mentre i dannati non possono attribuire la loro disgrazia che al disprezzo che ne hanno avuto. Questo solo è sufficiente a farvi sentire tutto il valore e la necessità di essergli fedeli.

Ma, mi direte, come, con quale mezzo possiamo sapere se corrispondiamo a quanto la grazia vuole da noi, oppure se facciamo resistenza? Se non sapete, ascoltatemi un momento, e capirete la cosa essenziale. Ho detto prima che la grazia è un pensiero che ci fa sentire la necessità di evitare il male e fare il bene. (…) I santi si sono santificati con la grande attenzione a seguire tutte le buone ispirazioni che il buon Dio dava loro, i dannati sono finiti all’inferno perché le hanno disprezzate. (…)

Vediamo nel Vangelo che tutte le conversioni operate da Gesù nella vita poggiano sulla perseveranza. Matteo come si è convertito? Sappiamo bene che Gesù Cristo, vistolo al banco delle imposte, gli disse di seguirlo, ma ciò che ci assicura che la conversione è stata vera è che Matteo non tornò più a quel lavoro, non commise più ingiustizie; dopo aver cominciato a seguire Gesù Cristo non lo lasciò più. La perseveranza nella grazia, la rinuncia per sempre al peccato, furono i segni sicuri della sua conversione.