Sabato 23 Dicembre : Sant Agostino

Che meraviglia! Il messaggero nasce prima di chi lo fa venire al mondo. A ragione Giovanni è la “voce”, Gesù è il Verbo, la Parola di Dio (Mt 3,3; Gv 1,1); (…) Prima nasce la parola nella mente, quindi si fa voce di chi parla; la voce viene espressa dalla bocca, per cui la parola può rendersi nota a chi ascolta. In tal modo Cristo, per il quale Giovanni, come tutte le cose, doveva essere creato, rimase nel Padre; Giovanni, per il quale Cristo doveva essere conosciuto da tutti, derivò l’esistenza dalla madre. Egli il Verbo in principio, prima del mondo; costui in ultimo, voce prima del Verbo. La parola nasce dal pensiero, la voce esce dal silenzio.

Così Maria credette generando il Cristo; Zaccaria, che avrebbe generato Giovanni, ammutolì. Insomma, Cristo nacque da una vergine nel fiore dell’età, Giovanni da una vecchia in declino: nella mente di chi pensa la parola è feconda, la voce si spegne nell’orecchio di chi ascolta. Forse rimanda anche a questo l’espressione: “Bisogna che egli cresca ed io, invece, diminuisca” (Gv 3,30). Infatti ogni annunzio autentico e profetico, espresso prima della venuta di Cristo, è stato come “voce” che precede la Parola, fino a Giovanni, con il quale cessarono le ultime “figure”, le prefigurazioni. Di qui la grazia della buona novella e la predicazione esplicita del Regno dei cieli, il quale non avrà fine, fruttifica e si diffonde nel mondo intero.