Sabato 27 Maggio : San Gregorio Nisseno

[“Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! o mia colomba” (Ct 2, 10 ».] La natura divina attira l’anima umana a partecipare di sé, la trascende sempre verso il bene, grazie alla sua superiorità. L’anima cresce continuamente nel partecipare al trascendente e non smette di crescere; mentre il bene al quale ella partecipa resta lo stesso, pur manifestandosi sempre trascendente all’anima che ad esso partecipa sempre di più.

Così vediamo il Verbo condurre la Sposa verso le vette, con l’ascendere delle virtù, come nella salita di una scala. Le invia dapprima un raggio di luce dalle finestre dei profeti e i pilastri dei comandamenti della Legge e le ordina di avvicinarsi alla luce e diventare bella prendendo nella luce la forma di colomba. Poi, quando ella ha partecipato di questi benefici nella misura che può contenere, l’attira di nuovo, come se ella non ne avesse avuti, a partecipare della bellezza trascendente. E così, secondo come ella progredisce verso quanto continuamente le si presenta, anche il suo desiderio aumenta e la sovrabbondanza di beni che si manifestano sempre nella loro trascendenza le fa credere che ella è sempre all’inizio della sua ascesa.

Ecco perché il Verbo dice un’altra volta: “Alzati” (Ct 2,13) a colei che è già alzata, e: “Vieni” a colei che è già venuta. Colui che si alza infatti non finirà mai di alzarsi, e colui che corre verso il Signore non completerà mai il largo spazio della corsa divina. Occorre dunque sempre alzarsi e non cessare mai di avvicinarsi nella corsa; poiché ogni volta che il Verbo dice: “Alzati” e “Vieni” ci dà la forza di salire più in alto.