Sabato 28 Settembre : Cardinale Joseph Ratzinger [Benedetto XVI

Quando i soldati romani ebbero flagellato Gesù, coronato di spine e rivestito di un mantello per deriderlo, lo portarono a Pilato. Quel militare dal cuore duro è stato apparentemente sconvolto dalla vista di quest’uomo distrutto, stroncato. L’ha presentato alla folla invitandola alla pietà, dichiarando: « Idou ho anthropos; Ecce homo » che traduciamo comunemente « Ecco l’uomo! » (Gv 19,5) Ma vuol dire di più esattamente in greco: « Vedete, è questo l’uomo! » Nella bocca di Pilato, queste parole erano quelle di un cinico che voleva dire: « Ci gloriamo di essere degli uomini, ma ora, vedete dunque, eccolo, quel verme della terra, è questo l’uomo! Quanto è spregevole, quanto è piccolo! » In queste parole pur ciniche, l’evangelista Giovanni ha riconosciuto delle parole profetiche che ha trasmesso alla cristianità.

Sì, a ragione Pilato dice: « Vedete, è questo l’uomo! » In lui, in Gesù, possiamo leggere cosa sia l’uomo, il progetto di Dio, e quale cura gli venga riservata. In Gesù lacerato possiamo vedere quanto l’uomo possa essere crudele, piccolo e meschino. In lui possiamo leggere la storia dell’odio dell’uomo e la storia del peccato. Ma in lui, nel suo amore che soffre per noi, possiamo vedere più ancora la risposta di Dio: Sì, è questo l’uomo che Dio ha amato fino alla polvere, che Dio ha tanto amato da seguirlo fino all’ultima sofferenza della morte. Fin nell’ultimo abbassamento, rimane il chiamato da Dio, il fratello di Gesù Cristo, chiamato per partecipare all’amore eterno di Dio.

La domanda « Che cosa è l’uomo? » trova la sua risposta nell’imitazione di Gesù Cristo. Mettendo i nostri passi sulle sue orme possiamo imparare giorno dopo giorno cosa sia l’uomo, nella pazienza dell’amore e della sofferenza con Gesù Cristo, e diventare così degli uomini. Perciò, vogliamo alzare gli occhi verso colui che Pilato, che la Chiesa ci presentano. L’uomo è Lui. Preghiamolo affinché ci insegni a diventare veri uomini, ad essere uomini.