Sabato 8 Marzo : San Charles de Foucauld
Sembra che ti sia preso l’impegno fin dalle prime righe del Vangelo di ripeterci: “Io non godo della morte del malvagio, ma che il malvagio si converta dalla sua malvagità e viva” (Ez 33,11). O Dio, Padre di misericordia, vuoi dirci che ci sono speranza e grazia, anche per i colpevoli, anche per i più perduti, per i più macchiati. Coloro che agli occhi degli uomini sono irrimediabilmente malfattori e caduti sono ancora nobili e belli ai tuoi occhi. Si pentano, dicano come Davide: “Ho peccato” (2 Sam 12,13), e tu spalanchi per queste anime che il mondo riteneva perdute e che tu hai così pienamente ritrovate, rialzate, purificate, abbellite, tu spalanchi in tale misura il tesoro dei tuoi favori da non rifiutare alcuna grazia a queste anime alle quali alcuna grandezza è ormai inaccessibile.
Per quanto fossimo caduti in basso, non disperiamo mai. La bontà di Dio è al di là di ogni male possibile. “Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno come lana” (Is 1,18). Non c’è alcun momento della vita che non possa diventare l’inizio di una nuova esistenza, (…) separata come da un muro dalle infedeltà passate.