Sabato 9 Aprile : San Bernardo
Ma sotto questa tenda nera (Ct 1,5)…, riconosco il Re …, lo riconosco e lo abbraccio. Vedo la sua gloria che è dentro di lui; indovino il chiarore della sua divinità, il trionfo della sua forza, lo splendore della sua grazia, la purezza della sua innocenza. Il colore miserabile dell’infermità umana copre la sua maestà; il suo volto è come nascosto, disfatto, nell’ora in cui per riunirci tutti è provato come noi, eccetto il peccato.
Riconosco anche la forma della nostra natura macchiata, riconosco questa tunica di pelle, il vestito dei nostri progenitori (Gen 3,21). Il mio Dio se ne rivestì assumendo la forma di servo, divenendo simile agli uomini (Fil 2,7) e vestito come loro. Sotto questa pelle di capretto, segno del peccato, di cui si coprì Giacobbe (Gen 27,16), riconosco la mano che non ha peccato, la nuca che mai si è curvata sotto il giogo del male. Io so, Signore, che per natura sei mite, umile di cuore, abbordabile, pacifico, sorridente, tu che sei stato unto dell’olio di letizia (Mt 11,29; Sal 45,8). Da dove viene dunque questa tua rude somiglianza con Esaù, questa orrenda apparenza di peccato? Ah, è la mia! Riconosco il mio bene, e sotto le mie spoglie vedo il mio Dio, il mio Salvatore.