Venerdì 1 Aprile : Sant’Agostino

Gesù allora, mentre insegnava, gridò forte nel tempio e disse: “Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure io non sono venuto da me e chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete” (Gv 7, 27-28). Come a dire: Voi mi conoscete e non mi conoscete; sapete di dove sono e non lo sapete. Sapete di dove sono io, Gesù di Nazareth, di cui conoscete anche i genitori. Sotto questo aspetto rimaneva nascosto solo il parto verginale… Sapevano tutto di Gesù come uomo: era nota la sua faccia, era nota la sua patria, era nota la sua parentela, si sapeva dove era nato. Giustamente egli disse: “Voi mi conoscete e sapete di dove sono”, secondo la carne e l’aspetto umano.

Ma secondo la divinità no: “Io non sono venuto da me, e chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete”. Se volete conoscerlo, credete in colui che egli ha mandato e allora lo conoscerete. “Nessuno – infatti – ha mai visto Dio, se non l’unigenito Figlio che è nel seno del Padre, e che ce lo ha rivelato” (Gv 1, 18); e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo (Mt 11, 27)… “Io lo conosco”. Rivolgetevi, dunque, a me per conoscerlo. … “Vengo da lui, ed è lui che mi ha mandato”. Ha dimostrato magnificamente l’una e l’altra verità…: il Figlio viene dal Padre, e tutto ciò che il Figlio è, lo è da colui del quale egli è Figlio. Perciò diciamo che il Signore Gesù è “Dio che viene da Dio” (Credo); del Padre diciamo … soltanto Dio. Così diciamo che il Signore è “Luce che viene dalla Luce”; del Padre diciamo che è … soltanto Luce. E’ in questo senso che dice “vengo da lui”.