Venerdì 1 Novembre : San Giovanni Maria Vianney

“Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo” (Lv 19,2), ci dice il Signore. Perché Dio ci dà tale comando? E’ che siamo suoi figli e, se il Padre è santo, i figli lo devono essere pure. Solo i santi possono sperare la beatitudine di gioire della presenza di Dio che è la santità stessa. Infatti essere cristiano e vivere nel peccato è una mostruosa contraddizione. Un cristiano deve essere un santo.

Sì, questa è la verità che la Chiesa non smette di ripeterci e, per imprimerla nei nostri cuori, ci indica un Dio infinitamente santo, che santifica una moltitudine infinita di santi che sembrano dirci: “Ricordatevi, cristiani, che siete destinati a vedere Dio e a possederlo; ma non avrete questa beatitudine finché non recupererete nella vita mortale la sua immagine in voi, le sue perfezioni e soprattutto la sua santità. senza la quale nessuno lo vedrà”. Se apparisse al di sopra delle nostre forze la santità di Dio, consideriamo che queste anime beate, questa moltitudine di creature di ogni età, sesso e condizione, sono state soggette alle nostre stesse miserie, esposte agli stessi pericoli, soggette agli stessi peccati, attaccate dagli stessi nemici, circondate dagli stessi ostacoli. Quanto quelle hanno potuto fare, pure noi lo possiamo, non abbiamo alcuna scusa per dispensarci dal lavorare alla nostra salvezza, cioè a diventare santi. (…)

In conclusione diciamo che se lo vogliamo, possiamo essere santi, poiché mai il buon Dio ci rifiuterà la grazia per aiutarci a diventarlo. E’ nostro padre, nostro Salvatore e nostro amico. Sospira ardentemente di vederci liberi dai mali della vita. Vuole colmarci di ogni sorta di beni, dopo averci dato, già in questo mondo, immense consolazioni, anticipo di quelle del cielo che vi auguro.