Venerdì 10 Gennaio : SantAntonio di Padova
Tendere la mano è fare un dono. Oh Signore, tendi la tua mano – quella mano che il boia fisserà sulla croce. Tocca il lebbroso e fagli grazia. Tutto ciò che toccherai con la tua mano sarà purificato e guarito. “Gli toccò l’orecchio e lo guarì” dice S. Luca (22,51). Tende la mano per dare al lebbroso il dono della salute. Dice: “Lo voglio, sii guarito” e subito la lebbra scompare; “tutto ciò che vuole egli lo compie” (Sal 113B-ebr 115-, 3). In lui, non c’è distinzione fra volere e compiere.
Ora, questa istantanea guarigione Dio la opera ogni giorno nell’anima del peccatore attraverso il ministero del sacerdote. Il sacerdote ha un triplice compito: deve tendere la mano, cioè pregare per il peccatore e aver pietà di lui: deve toccarlo, consolarlo, promettergli il perdono; deve volere questo perdono e darlo con l’assoluzione. Ecco il triplice ministero pastorale che il Signore affida a Pietro quando gli dice per tre volte: “Pasci le mie pecore” (Gv 21,15ss).