Venerdì 10 Giugno : Tertulliano

Dove trovare le parole per esprimere la grandezza e la felicità di un matrimonio cristiano? La Chiesa ne fa il contratto, l’offerta eucaristica lo conferma, la benedizione vi appone il sigillo, gli angeli come testimoni lo registrano, e il Padre nei cieli lo ratifica. Che coppia, quella di due cristiani, uniti in una sola speranza, un solo desiderio, una sola disciplina, un solo servizio! Tutti e due sono figli dello stesso padre, servi dello stesso padrone (…), sono veramente due in una sola carne (Mt 19,5). Dove la carne è una, uno è lo spirito. Insieme pregano, insieme adorano, insieme osservano i digiuni. Si ammaestrano a vicenda, si esortano a vicenda, si fanno coraggio a vicenda.

Sono l’uno e l’altro eguali nella chiesa di Dio, eguali al banchetto di Dio, condividono la povertà e l’abbondanza, le persecuzioni, le consolazioni. Fra loro nessun segreto, nessuna falsità, nessun motivo di pena. In tutta libertà, visitano i malati, assistono gli indigenti; per l’elemosina, nessun fastidio, per il sacrificio nessuno scrupolo, per l’osservanza dei doveri quotidiani nessun freno. Nessun segno di croce furtivo, o saluto inquieto, o benedizione muta. Tra loro due, risuonano salmi e inni. Se c’è una rivalità fra loro riguarda chi dei due canta il canto più gradito al Signore. Il Cristo si rallegra a questa vista e a questo concerto. Manda loro la sua pace. “Dove due sono riuniti”, è presente lui stesso. Dove egli è presente, non c’è posto per il Maligno.