Venerdì 12 Gennaio : Sant Agostino

Possiamo, fratelli, sollevare costui che ha perduto in tutte le sue membra interiori la facoltà di compiere opere buone, quasi fosse un paralitico, e aprire il tetto della Scrittura, e presentarlo al Signore?

Vedete bene, è un paralitico nell’anima. E vedo questo tetto (della Scrittura), e sotto il tetto riconosco Cristo nascosto. Farò, per quanto posso, ciò che il Signore loda in coloro che, aperto il tetto, presentarono a Cristo il paralitico. Infatti Egli disse: « Confida, figlio, ti sono rimessi i tuoi peccati ». Così salvò l’uomo interiore dalla paralisi, gli rimise i peccati e rinsaldò la sua fede.

Ma vi erano là uomini che non avevano occhi capaci di vedere che il paralitico interiore era già guarito, e credettero che il Medico che lo curava bestemmiasse. « Chi è questi – dicono – che rimette i peccati? Costui bestemmia. Chi può rimettere i peccati, se non Dio solo? » Ma poiché questo medico era Dio, sapeva ciò che essi pensavano. Credevano che Dio avesse quel potere, ma non vedevano Dio presente. Allora quel medico compì qualcosa anche nel corpo del paralitico, in modo da risanare l’interiore paralisi di coloro che tali cose avevano detto. Compì cose che potessero vedere perché credessero anche loro.

Orsù, chiunque tu sia, tanto infermo e debole di cuore da attenerti agli esempi umani e voler perciò rinunziare alle opere buone, ed essere come colpito da una interiore paralisi, fatti forza! Insieme scopriamo il tetto delle Scritture per scendere ai piedi del Signore.