Venerdì 15 Luglio : Attribuita a San Macario l Egiziano

Nella Legge data da Mosè, … Dio ordinava che tutti si riposassero e non facessero alcun lavoro il giorno di sabato. Ma quel sabato era soltanto “una copia e un’ombra” (Eb 8,5) del vero sabato che viene concesso dal Signore all’anima. Infatti, l’anima che è stata ritenuta degna del vero sabato smette di dedicarsi alle sue preoccupazioni vergognose e avvilenti e si riposa da esse; celebra il vero sabato e gode del vero riposo, liberata da tutte le opere delle tenebre…

Un tempo era stato prescritto che anche gli animali privi di ragione si riposassero il giorno di sabato: che il bue non fosse sottomesso al giogo, che l’asino non portasse alcun carico, affinché gli animali stessi si riposassero dai lavori faticosi. Venuto tra noi e dandoci il sabato vero ed eterno, il Signore portò il riposo all’anima affaticata e oppressa dal fardello del peccato, che era costretta a compiere le opere dell’ingiustizia, assoggettata com’era a padroni crudeli. Egli la alleggerì del peso insopportabile dei pensieri vani e immondi, la affrancò dal giogo amaro delle opere dell’ingiustizia e le diede il riposo.

Infatti il Signore chiama l’uomo al riposo dicendogli: “Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò” (Mt 11,28). E tutte le anime che confidano in lui e gli si avvicinano … celebrano un vero sabato, delizioso e santo, una festa dello Spirito, in una gioia e allegria ineffabili. Rendono a Dio un culto puro che a Lui piace poiché viene da un cuore puro. E’ quello il sabato vero e santo.