Venerdì 18 Agosto : Venerabile Madeleine Delbrêl

I celibi sono una piccola parte dell’umanità che, da parte di tutta l’umanità, rinuncia a ciò che è il più della stessa umanità, per lasciarsi prendere da Dio, e prendere interamente, “chi è sposato è diviso” (1Co 7,33) dice S. Paolo. E se questa piccola parte di umanità fa questa scelta verso il Signore è per vivere solamente l’Amore di cui egli ama l’umanità. Farne una storia personale è farne una piccola cosa. Il celibato è una funzione d’amore vissuta da parte del mondo intero. E ciò porta coloro che vi sono chiamati ad accettare la scelta della solitudine che il Signore ha fatto per loro. Un celibato che non fosse solitudine sarebbe una sostituzione. Accettare questa solitudine davanti a Dio è come il riscatto, il pegno della nostra disponibilità per l’amore.

Il matrimonio è la somma di due vocazioni che si ritrovano nel medesimo focolare. I due si condizionano, si influenzano, si aiutano. Nel celibato si è soli davanti a Dio e Cristo diviene il coniuge. E’ il suo regno il focolare e tutta l’umanità i figli. (…) Questa disponibilità non è che l’espressione di una uguale opzione per sradicarsi dalla terra ed impiantarsi in Cristo. “Ci sono alcuni che non si sposano per il regno dei cieli” (Mt 19,12), dice il Vangelo. Il comando del Signore: “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima , con tutta la tua mente e con tutte le tue forze” (Mt 22,37) deve esser preso in modo radicale dal celibe.