Venerdì 19 Luglio : SantAgostino
Fratelli, considerate il grande mistero dell’armonia e della differenza delle due Leggi e dei due popoli. Il popolo antico celebrava la Pasqua non in piena luce ma nell’ombra di ciò che doveva venire (Col 2,17) e cinquanta giorni dopo la celebrazione della Pasqua(…), Dio gli ha dato la Legge scritta di sua mano sul monte Sinai. (…) Dio discese sul Sinai in mezzo al fuoco spaventando il popolo che si teneva a distanza e scrisse la Legge col suo dito sulla pietra, non nel cuore (Es 31,18). Invece, quando venne lo Spirito Santo, i fedeli si trovavano nello stesso luogo raccolti nell’unità; non suscitò terrore sul monte, ma entrò nella casa (At 2, 1). Venne tuttavia all’improvviso, dal cielo, un rombo, quasi vi fosse sospinto un vento impetuoso, ebbe grande risonanza, ma nessuno si spaventò.
Hai sentito dire del rombo, tieni presente anche il fuoco, perché l’uno e l’altro erano sul monte, e il fuoco e il fragore; mentre là c’era anche fumo, qui è veramente puro. Riporta infatti la Scrittura: « Apparvero loro, distinte, lingue come di fuoco ». Era un fuoco che provocava paura? No certamente! Infatti il fuoco «si posò su ciascuno di loro». (…) Ascolta la lingua che parla e intendi lo Spirito che scrive non sulla pietra, ma nel cuore. Dunque la legge dello Spirito che dà vita, scritta nel cuore, non sulla pietra, in Cristo Gesù, nel quale fu celebrata la Pasqua assolutamente certa (1Cor 5,7), ti ha liberato dalla Legge del peccato e della morte.