Venerdì 19 Maggio : Santa Ildegarda di Bingen
– Tristezza: “Ahimè, perché sono stata creata, perché sono in vita? Chi mi aiuterà? Chi mi libererà? Se Dio mi conoscesse, non correrei così tanti pericoli. Guai a fidarmi di Dio, non mi ha dato la felicità. Guai a gioire con lui, non allontana da noi la sfortuna… Se è il mio Dio, perché mi priva della sua grazia? Se mi desse qualche bene, lo saprei. Ora, io non so che cosa sono. Creata nella disgrazia, nata nella disgrazia, vivo senza alcuna consolazione. Oh! A che serve una vita senza gioia?”
– Gioia celeste: “Dio ha creato l’uomo pieno di luce… Considera quale prosperità Dio ha dato all’uomo! Chi ti dà ciò che hai, se non Dio? Quando la salvezza è lì per te, dici che è una maledizione e quando tutto va bene per te, dici che tutto va male. Io lodo tutte le opere di Dio che sono per te fonte di dolore. Mentre tu sei triste in tutte le tue azioni, io affido tutte le mie azioni a Dio poiché in una certa tristezza c’è gioia ed in una certa gioia non c’è alcun profitto…
(…) Senza il soffio dello spirito, tutte le forze vive si disseccano. Un’anima triste riceve tutto con tristezza e non desidera trovarvi alcuna gioia, non chiama un amico con gioia, non calma un nemico ma si chiude nel buco del dolore perché ha paura di tutti quelli che passano. E’ come morta poiché non aspira al cielo.