Venerdì 2 Giugno : San Charles de Foucauld

“La mia casa sarà chiamata casa di preghiera ma voi ne fate una spelonca di ladri” (Mt 21,13): questo ci indica il rispetto infinito che dobbiamo avere per ogni chiesa, cappella; con quale raccoglimento, quale rispetto occorre tenervi. (…)

La parola di Nostro Signore ci dice ancora un’altra cosa, ella si applica alla nostra anima: la nostra anima, anche, è casa di preghiera; la preghiera deve elevarsi al cielo senza interruzione, come fumo d’incenso, mentre quante volte, ahimè! le distrazioni, i pensieri terrestri, i pensieri che non sono per la maggior gloria di Dio, i pensieri perfino cattivi la occupano, la riempiono di rumore, di turbamento e sporcizia e ne fanno una spelonca di ladri! … Sforziamoci con tutta la forza di far sì che il nostro spirito sia sempre occupato da Dio o da quanto ci incarica di fare al Suo servizio; ed anche, facendo quanto ci incarica di fare, che gettiamo sempre uno sguardo a Lui, senza mai allontanare il cuore in alcun modo, e gli occhi il meno possibile, così che gli occhi siano occupati per quanto è necessario e per nulla il nostro cuore: Dio sia il Re dei nostri pensieri, il Signore dei nostri pensieri, non ci abbandoni mai il Suo pensiero e tutto quanto diciamo, facciamo, pensiamo, sia per Lui, sia diretto dal Suo amore. (…)

Sia così la nostra anima una casa di preghiera, mai una spelonca di ladri. Nulla di estraneo vi abbia accesso; alcuna cosa profana vi entri, neppure per un attimo. Si occupi incessantemente del suo Amato… Quando si ama, non si perde di vista quanto si ama…