Venerdì 20 Maggio : San Claudio La Colombière
Ecco ciò che ha fatto il Figlio di Dio quando gli uomini si sono sottratti con la loro disobbedienza alla guida del Creatore: è sceso sulla terra e non ha risparmiato né cura né pena per ristabilirci nello stato dal quale ci eravamo allontanati: la stessa cosa continua a fare ogni giorno per coloro che si allontanano da lui con il peccato; li segue, per così dire li “bracca”, non cessando di chiamarli finché non li abbia rimessi sulla via della salvezza. E certo, se non facesse così, sappiate che per noi sarebbe finita dopo il primo peccato mortale; ci sarebbe impossibile tornare indietro. Bisogna che faccia lui tutte le proposte, che ci presenti la sua grazia, che ci insegua, che ci inviti ad aver pietà di noi stessi, senza di che non penseremmo mai a chiedergli misericordia. (…)
L’ardore con il quale Dio ci insegue è senza dubbio un effetto di una grandissima misericordia. Ma la mitezza con la quale questo zelo è accompagnato dimostra una bontà ancora più mirabile. Nonostante il suo desiderio estremo di farci tornare, non usa mai violenza, non usa altra via di quella della mitezza. Non vedo nessun peccatore, in tutta la storia del Vangelo, che sia stato invitato alla penitenza in un altro modo se non quello delle carezze e dei benefici.