Venerdì 21 Giugno : San Gregorio Nisseno

“Gli occhi tuoi, dice lo Sposo [del Cantico dei Cantici], sono colombe” (Ct 1,15). (…) La lode sugli occhi [della Sposa] è dire che sono colombe. Ecco cosa mi sembra che significhi.

Quando le pupille sono chiare, chi le fissa può vedervi il suo volto. Coloro che sono esperti nello studio dei fenomeni della natura dicono infatti che l’occhio è colpito dalle immagini che emanano oggetti visibili e produce così la visione. Ecco perché si loda la bellezza degli occhi dicendo che l’immagine della colomba appare sulla loro pupilla. Poiché si riceve in sé l’immagine qualsiasi cosa si guardi. Chi non guarda né verso la carne né verso il sangue, fissa lo sguardo sulla vita spirituale; come dice l’Apostolo, vive nello Spirito (Ga 5,25), cammina secondo lo Spirito; è diventato interamente spirituale, non più psichico o carnale.

Ecco perché l’anima liberata dalle passioni carnali riceve la testimonianza che possiede negli occhi l’immagine della colomba, cioè il segno della vita spirituale brilla nella pupilla della sua anima. Poiché l’occhio purificato è diventato capace di ricevere l’immagine della colomba, può anche contemplare la bellezza dello Sposo. E infatti è quando la ragazza possiede la colomba negli occhi che fissa per la prima volta la bellezza dello Sposo. “Nessuno infatti può dire: “Gesù è Signore!”, se non sotto l’azione dello Spirito Santo.” (1 Co 12,3).

Ed ella dice: “Come sei bello, amato mio, quanto grazioso!” (Ct 1,16). Da quando null’altro mi pare bello e mi sono distaccata da tutto ciò che prima contavo come cose belle, mai il mio giudizio sulla bellezza si è smarrito, al punto di farmi trovare bello null’altro che te. (…) La tua bellezza si estende a tutta l’eternità della vita. Tu hai come nome: Amore degli uomini.