Venerdì 23 Agosto : Beato Jan van Ruysbroeck

il primo modo del canto celeste è l’amore verso Dio e verso il prossimo, e Dio Padre ci ha inviato il Figlio per insegnarcelo. Infatti, chi non conosce questo modo non può entrare nel coro celeste, perché non ne ha la conoscenza, né l’ornamento, e dovrà quindi restare eternamente fuori. (…)

Amare Dio e amare il prossimo in vista di Dio, per Dio e in Dio, ecco, infatti, ciò che può essere cantato di più sublime e più gioioso in cielo e sulla terra. L’arte e la scienza di questo canto sono dati dallo Spirito Santo. Cristo, nostro cantore e maestro del coro, ha cantato fin dall’inizio e ci stupirà eternamente il cantico di fedeltà e di amore senza fine. Poi, noi tutti, come potremo, canteremo di seguito a lui, sia quaggiù che in mezzo al coro della gloria di Dio.

Così l’amore vero e senza finzione è il canto comune che occorre conoscere tutti per far parte del coro degli angeli e dei santi nel regno di Dio; poiché l’amore è la radice e la causa di tutte le virtù nell’interiorità, è l’ornamento e il vero abbigliamento di tutte le buone opere all’esterno. Vive di se stesso ed è la sua ricompensa. Nell’azione non può sbagliare, poiché lì siamo stati preceduti da Cristo che ci ha insegnato l’amore e che ha vissuto nell’amore, lui con i suoi. Dobbiamo dunque imitarlo, se vogliamo esser beati con lui e possedere la salvezza.

Questo il primo modo del canto celeste che la Sapienza di Dio insegna a tutti i discepoli obbedienti, per mezzo dello Spirito Santo.