Venerdì 24 Gennaio : Lettera a Diogneto

Non dico stranezze né cerco il falso, ma, divenuto discepolo degli apostoli, divento maestro delle genti e trasmetto in maniera degna le cose tramandate a quelli che si son fatti discepoli della verità. Chi infatti, rettamente istruito e fattosi amico del Verbo, non cerca di imparare saggiamente le cose che dal Verbo furono chiaramente mostrate ai discepoli? Non apparve ad essi il Verbo, manifestandosi e parlando liberamente, quando dagli increduli non fu compreso, ma guidando i discepoli che, da lui ritenuti fedeli, conobbero i misteri del Padre?

Per questo il Verbo è stato inviato nel mondo, perché si manifestasse al mondo intero. Annunziato dagli apostoli, fu creduto dai pagani. Fin dal principio (1Gv 1,1) apparve nuovo ed era antico, e ogni momento diviene nuovo nei cuori dei fedeli. Per mezzo suo la Chiesa si arricchisce e la grazia diffondendosi nei fedeli si moltiplica. Essa ispira saggezza, svela i misteri, preannuncia i tempi, si rallegra per i fedeli, si dona a quelli che la cercano, senza infrangere i giuramenti della fede e conservando la tradizione dei padri.

Si celebra poi il timore della Legge, si riconosce la grazia dei profeti, si conserva la fede dei Vangeli, si conserva la tradizione degli apostoli e la grazia della Chiesa esulta. Non contristare tale grazia; allora saprai ciò che il Verbo dice per mezzo di quelli che vuole, quando vuole. Avvicinati, ascolta e saprai tutto ciò che Dio confida a coloro che veramente lo amano.