Venerdì 25 Ottobre : SantAgostino

Il cielo e la terra e tutte le cose in essi contenute, ecco, da ogni parte mi dicono di amarti, come lo dicono senza posa a tutti gli uomini, “affinché non abbiano scuse” (Rm 1,20). Più profonda “misericordia avrai di colui, del quale avesti misericordia, userai misericordia a colui, verso il quale fosti misericordioso” (cf. Rm 9,15). Altrimenti cielo e terra ripeterebbero le tue lodi a sordi. (…)

E dissi a tutti gli esseri che circondano le porte del mio corpo: “Parlatemi del mio Dio; se non lo siete voi, ditemi qualcosa di lui”; ed essi esclamarono a gran voce: “Egli ci ha fatti” (Sal 100,3). Le mie domande erano la mia contemplazione; le loro risposte, la loro bellezza.

Non appare a chiunque è dotato compiutamente di sensi questa bellezza? Perché dunque non parla a tutti nella stessa maniera? Gli animali piccoli e grandi la vedono, ma sono incapaci di fare domande, poiché in essi non è preposta ai messaggi dei sensi una ragione giudicante. Gli uomini però sono capaci di fare domande, affinché i “misteri invisibili” di Dio divengano comprensibili al loro sguardo attraverso il creato (cf. Rm 1,20).