Venerdì 28 Gennaio : Secondo libro di Samuele 11,1-4a.5-10a.13-17.
L’anno dopo, al tempo in cui i re sogliono andare in guerra, Davide mandò Ioab con i suoi servitori e con tutto Israele a devastare il paese degli Ammoniti; posero l’assedio a Rabbà mentre Davide rimaneva a Gerusalemme.
Un tardo pomeriggio Davide, alzatosi dal letto, si mise a passeggiare sulla terrazza della reggia. Dall’alto di quella terrazza egli vide una donna che faceva il bagno: la donna era molto bella di aspetto.
Davide mandò a informarsi chi fosse la donna. Gli fu detto: “È Betsabea figlia di Eliàm, moglie di Uria l’Hittita”.
Allora Davide mandò messaggeri a prenderla. Essa andò da lui ed egli giacque con lei, che si era appena purificata dalla immondezza. Poi essa tornò a casa.
La donna concepì e fece sapere a Davide: “Sono incinta”.
Allora Davide mandò a dire a Ioab: “Mandami Uria l’Hittita”. Ioab mandò Uria da Davide.
Arrivato Uria, Davide gli chiese come stessero Ioab e la truppa e come andasse la guerra.
Poi Davide disse a Uria: “Scendi a casa tua e làvati i piedi”. Uria uscì dalla reggia e gli fu mandata dietro una portata della tavola del re.
Ma Uria dormì alla porta della reggia con tutti i servi del suo signore e non scese a casa sua.
La cosa fu riferita a Davide e gli fu detto: “Uria non è sceso a casa sua”. Allora Davide disse a Uria: “Non vieni forse da un viaggio? Perché dunque non sei sceso a casa tua?”.
Davide lo invitò a mangiare e a bere con sé e lo fece ubriacare; la sera Uria uscì per andarsene a dormire sul suo giaciglio con i servi del suo signore e non scese a casa sua.
La mattina dopo, Davide scrisse una lettera a Ioab e gliela mandò per mano di Uria.
Nella lettera aveva scritto così: “Ponete Uria in prima fila, dove più ferve la mischia; poi ritiratevi da lui perché resti colpito e muoia”.
Allora Ioab, che assediava la città, pose Uria nel luogo dove sapeva che il nemico aveva uomini valorosi.
Gli uomini della città fecero una sortita e attaccarono Ioab; parecchi della truppa e fra gli ufficiali di Davide caddero, e perì anche Uria l’Hittita.
Un tardo pomeriggio Davide, alzatosi dal letto, si mise a passeggiare sulla terrazza della reggia. Dall’alto di quella terrazza egli vide una donna che faceva il bagno: la donna era molto bella di aspetto.
Davide mandò a informarsi chi fosse la donna. Gli fu detto: “È Betsabea figlia di Eliàm, moglie di Uria l’Hittita”.
Allora Davide mandò messaggeri a prenderla. Essa andò da lui ed egli giacque con lei, che si era appena purificata dalla immondezza. Poi essa tornò a casa.
La donna concepì e fece sapere a Davide: “Sono incinta”.
Allora Davide mandò a dire a Ioab: “Mandami Uria l’Hittita”. Ioab mandò Uria da Davide.
Arrivato Uria, Davide gli chiese come stessero Ioab e la truppa e come andasse la guerra.
Poi Davide disse a Uria: “Scendi a casa tua e làvati i piedi”. Uria uscì dalla reggia e gli fu mandata dietro una portata della tavola del re.
Ma Uria dormì alla porta della reggia con tutti i servi del suo signore e non scese a casa sua.
La cosa fu riferita a Davide e gli fu detto: “Uria non è sceso a casa sua”. Allora Davide disse a Uria: “Non vieni forse da un viaggio? Perché dunque non sei sceso a casa tua?”.
Davide lo invitò a mangiare e a bere con sé e lo fece ubriacare; la sera Uria uscì per andarsene a dormire sul suo giaciglio con i servi del suo signore e non scese a casa sua.
La mattina dopo, Davide scrisse una lettera a Ioab e gliela mandò per mano di Uria.
Nella lettera aveva scritto così: “Ponete Uria in prima fila, dove più ferve la mischia; poi ritiratevi da lui perché resti colpito e muoia”.
Allora Ioab, che assediava la città, pose Uria nel luogo dove sapeva che il nemico aveva uomini valorosi.
Gli uomini della città fecero una sortita e attaccarono Ioab; parecchi della truppa e fra gli ufficiali di Davide caddero, e perì anche Uria l’Hittita.