Venerdì 3 Gennaio : Origene
“Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza” (Is 11,2). Lo spirito di sapienza non si è posato su Mosè; lo spirito di sapienza non si è posato su Giosuè, lo spirito di sapienza non si è posato su alcuno dei profeti, né su Isaia, né su Geremia. (…) E’ sceso su Mosè, ma dopo questa visita dello spirito di sapienza Mosè ha mancato di fede: “Ascoltate, o ribelli: vi faremo noi forse uscire acqua da questa roccia?” (Num 20,10). E’ sceso su tutti i giusti. E’ sceso su Isaia, ma cosa dice quest’ultimo? “Un uomo dalle labbra impure io sono e in mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito” (Is 6,5). (…) Lo Spirito può scendere su qualsiasi uomo, ma non può restarvi, poiché ogni uomo pecca e non c’è giusto sulla terra che faccia il bene senza mai cadere. “Nessuno è puro dall’immondo” (Gb 14,4). (…) Se lo Spirito è sceso su molti, non è restato su alcuno. In precedenza nella Scrittura si trova: “Il mio spirito – dice il Signore – non resterà sempre nell’uomo” (Gen 6,3). (…)
Giovanni Battista ha visto un uomo, uno solo, sul quale lo Spirito si è fermato, ed era il segno che Dio gli aveva dato: “Colui sul quale vedrai lo Spirito scendere e restare, è lui, il Figlio di Dio”.