Venerdì 5 Aprile : San Massimo di Torino

“Questo giorno fatto dal Signore”, (Sal 118, 24) penetra in tutto; contiene tutto, abbraccia tutto, cielo, terra e inferi ! (…) Cos’è poi questo giorno del cielo se non Cristo, del quale dice il profeta: “Il giorno al giorno ne affida il messaggio” (Sal 19, 3)? Questo giorno è il Figlio, su cui il Padre, che è il giorno senza principio, fa splendere il sole della sua divinità. Dirò anzi che egli stesso è quel giorno che ha parlato per mezzo di Salomone: “Farò ancora splendere la dottrina come l’aurora, la farò brillare molto lontano” (Si 24,32). (…) Così la luce di Cristo brilla per sempre, irradia, e le tenebre, del peccato non possono spegnerla. “La luce brilla nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno sopraffatta” (Gv 1, 5).

Alla risurrezione di Cristo, tutti gli elementi sono glorificati; sono certo che quel giorno il sole abbia brillato di uno splendore più vivo. Non doveva forse entrare nella gioia della risurrezione, lui che si era rattristato per la morte di Cristo (Mt 27, 45)? (…) Da servo fedele, si era oscurato per accompagnare Cristo nella tomba; oggi deve risplendere per salutare la sua risurrezione. (…) Pertanto, fratelli, tutti dobbiamo rallegrarci in questo santo giorno. Nessuno deve sottrarsi alla letizia comune a motivo dei peccati che ancora gravano sulla sua coscienza. Nessuno, anche se peccatore, in questo giorno deve disperare del perdono. Abbiamo infatti un indizio non piccolo: Se il Signore, sulla croce, ha perdonato al ladro, di quali beni noi non saremo colmati dalla gloria della sua risurrezione?