Venerdì 5 Luglio : San Charles de Foucauld
“Andate a imparare che cosa vuol dire: Misericordia io voglio e non sacrifici . Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori” (Mt 9,13). Essere misericordiosi, chinare il cuore verso tutte le miserie, del corpo e più ancora quelle dell’anima, poiché le malattie dell’anima sono infinitamente più gravi di tutti i mali del corpo, minacciano la vita e la felicità di un membro di Cristo non per qualche anno, ma per l’eternità… Non mettersi a curare le pecore grasse, pulite e docili, abbandonando le malate alla loro triste sorte, ma amare tutti per Dio loro Padre e loro Salvatore e dar cura soprattutto ai malati, ai peccatori, poiché sono loro ad averne più bisogno.
Gesù ci dà il suo corpo intero da amare; tutte le sue membra meritano da noi uguale amore, poiché sono tutte sue; le une sono sane, le altre malate: se tutte devono essere ugualmente amate, le membra malate reclamano tutte le nostre cure, mille volte di più delle altre: prima di ungere di profumo le altre, curiamo quelle ferite, contuse, malate, cioè tutti coloro che hanno bisogno nel corpo o nell’anima, soprattutto questi ultimi, e soprattutto, soprattutto i peccatori… Possiamo far del bene a tutti senza eccezione, con le preghiere, le penitenze e la nostra santificazione.