Venerdì 5 Maggio : Santa Caterina da Siena
In queste condizioni la mia Verità non era compiuta. La mia Verità è che ho creato l’uomo a mia immagine e somiglianza perché egli possegga la vita imperitura, perché condivida con me e gusti la suprema ed eterna dolcezza della mia Bontà. Ma, dopo che il peccato ebbe chiuso il cielo e le porte della Misericordia, ogni accesso gli fu negato. Il peccato produsse spine e tribolazioni di molteplici contrarietà. (…) Da quando peccò, l’uomo fu assalito da un torrente impetuoso che in continuazione lo travolge con le sue acque; gli toccò sopportare pene e tormenti: tormenti da parte di se stesso, tormenti dal demonio, tormenti dal mondo. Tutti annegavano in questo torrente e nessuno, anche con meriti personali, poteva arrivare alla vita eterna.
Ecco perché, per rimediare a sì grandi mali, vostri, vi ho dato mio Figlio come un ponte, sul quale possiate passare il fiume senza annegare. Il fiume, è il mare pieno di tempeste di questa vita tenebrosa. Vedi dunque quali obblighi ha la creatura verso di me, e quanto è ignorante per voler ancora annegare e rifiutare l’aiuto che le ho dato.