Venerdì 7 Aprile : Salviano di Marsiglia
Per questo l’apostolo Paolo, per significare, in certa misura, l’immensità della misericordia di Dio, si esprime così: «Mentre noi eravamo ancora peccatori, Cristo morì per gli empi nel tempo stabilito. Ora, a stento si trova chi sia disposto a morire per un giusto» (Rom 5,6-7). Chiaramente, con questo solo passaggio ci mostra l’amore di Dio. Poiché se difficilmente si morirebbe per un uomo giusto, Cristo ha provato quanto era più grande, morendo per noi che siamo peccatori. Ma perché il Signore ha agito così? L’apostolo Paolo ce lo spiega subito con ciò che segue: «Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. A maggior ragione ora, giustificati per il suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui» (v. 8-9).
La prova che ne dà è che è morto per i peccatori: un bene ha più valore quando è dato a chi non ne è degno. (…) Poiché, se l’avesse dato a santi e uomini meritevoli, egli non avrebbe dimostrato che è colui che dà ciò che non si dovrebbe dare, ma si sarebbe mostrato come colui che si limita a rendere ciò che è dovuto. Cosa gli renderemo noi per tutto ciò?