Venerdì 9 Febbraio : San Giovanni Maria Vianney

Come sarebbe da desiderare, fratelli miei, che si possa dire di ognuno di noi quanto il Vangelo dice di questo muto che Gesù guarisce, che parlava molto bene. Ahimè! Fratelli miei, si potrebbe al contrario rimproverarci che parliamo quasi sempre male, soprattutto quando parliamo del prossimo.

Quale è infatti la condotta della maggior parte dei cristiani oggi? Eccola. Criticare, censurare, denigrare e condannare ciò che fa e dice il prossimo: ecco il più comune dei vizi, il più diffuso universalmente, e, forse, il peggiore di tutti. Vizio che non si potrà mai abbastanza detestare, vizio che ha le conseguenze più funeste, che porta ovunque turbamento e desolazione.

Oh! Piacesse a Dio di darmi uno di quei carboni di cui l’angelo si servì per purificare le labbra del profeta Isaia (cfr. Is 6,6-7), per purificare la lingua di tutti gli uomini! Oh! Quanti mali sparirebbero da tutta la terra, se si potesse cacciare la maldicenza! Potessi, fratelli miei, trasmettervene tanto orrore da aver la gioia di correggervi per sempre! (…)

Finisco dicendo che non solo è male dir male e calunniare, ma anche ascoltare la maldicenza e la calunnia con piacere; poiché se nessuno ascoltasse, non ci sarebbero maldicenti. (…) Diciamo spesso: “Dio mio, fatemi la grazia di capire chi sono”. Beato! mille volte beato chi non si servirà della propria lingua che per chiedere a Dio il perdono dei peccati e cantare le sue lodi!